
Ingresso della grotta
La Grotta Zinzulusa, una delle grotte più affascinanti e spettacolari del Salento, sorge lungo la litoranea che collega Otranto a Santa Maria di Leuca e dista circa 3 km da Castro.
Fu scoperta nel 1793 dal Monsignore Francesco Antonio Del Duca, secondo il quale la grotta rappresentava un antico tempio dedicato alla dea Minerva che aveva aiutato Ercole nello scontro con i giganti.
La formazione della grotta della Zinzulusa – così come delle altre disseminate lungo le coste del Salento e nei d’intorni di Otranto – si deve in realtà al fenomeno carsico, determinato sul territorio da diversi fattori tra cui la presenza di rocce calcaree e le abbondanti precipitazioni. L’acqua piovana, infatti, penetrando nelle fessure delle rocce, ne determina lo scioglimento, dando vita a queste cavità naturali dalle forme strane e caratteristiche.
La grotta è lunga più di 150 metri e si posiziona sul mare come una grande bocca alta ben 15 metri. Il suo nome deriva da zinzuli, un termine del dialetto salentino che sta ad indicare dei brandelli di stoffa lacerati che richiamano visivamente le numerose stalattiti e stalagmiti presenti al suo interno.
Convenzionalmente si tende a suddividerla in più parti: l’Atrio, il Vestibolo, la Conca, il Corridoio delle meraviglie, il Trabocchetto, la Cripta, il Duomo e il Cocito.
L’Atrio, alto circa 30 metri, presenta un fondale prettamente formato da breccia e dà accesso al Vestibolo dove sul lato sinistro, si trova uno scalino profondo otto metri che racchiude un laghetto grande circa 100 mq e profondo 7 metri chiamato la Conca.
Il Vestibolo, conduce al Corridoio delle Meraviglie, così chiamato perché è formato da incredibili formazioni calcaree stalattitiche e stalagmitiche.
Percorrendo il Corridoio delle Meraviglie, si incorre nel Trabocchetto con stalattiti e stalagmiti talmente simili ad oggetti, tanto da essere soprannominate con il nome dell’oggetto che evocano visivamente: Sentinella, Cascata, Aquila, Prosciutto, Presepe.
Subito dopo il Trabocchetto si trova l’ultima parte del corridoio chiamato Cripta, e proseguendo il Duomo, alto circa 24 metri, abitato da pipistrelli. L’ultimo tratto coincide con il Cocito, un laghetto sotterraneo, dove in passato furono scoperti dei piccoli crostacei che si erano riparati nella grotta e vi rimasero all’interno per interi millenni.
Gli studi effettuati nel corso di lunghi anni hanno permesso di ritrovare, all’interno della cavità, oggetti come lame ed attrezzi appartenenti all’uomo del paleolitico. Sono state rinvenute, inoltre, le ossa di molte specie animali che nel corso dei secoli si sono rifugiati tra le sue pareti rocciose.
Come già accennato, la Grotta della Zinzulusa non è la sola in loco. Il fenomeno carsico ha contribuito alla formazione di altre grotte nelle sue vicinanze tra le quali spiccano: la Grotta della Palombara, chiamata così perché è il rifugio delle colombe, la Grotta Rotundella e la Grotta Romanelli, sulle cui pareti sono stati rinvenuti dei graffiti.
Come raggiungere
La Grotta Zinzulusa, dista circa 22km dal centro di Otranto e 3km dal centro di castro Marina. Le coordinate per raggiungere la destinazione sono: 40.012213, 18.432619
Trovo che la grotta della zinzulusa è molto bella. Dal resto anche come tutta la Puglia. t.v.b.
P.s: è più bella la Calabria… modestamente. ciao
Io ancora la devo vedere la grotta zinzulusa ma facendo ricerche e vedendo le immagini ho gia capito che è bellissima v.v.b. ciao ciao ciao !!!!!!!
io ho visitato questa bellissima grotta della zinzulusa ben 16 anni fa e ancora oggi mi ricordo tutto il percorso fatto con la guida le varie spiegazioni i nomi lasciati sui muri dagli speleologi o dagli operai questo non lo ricordo bene era affascinante anche se i miei figli allora piccoli non ricordano niente vale la pena di ritornarci infatti le nostre pur brevi vacanze le passeremo in puglia una terra piena di fascino e meraviglie ciao ciao a tutti